Allarme meduse, si salvi chi può: questa zona è sempre più pericolosa, altro che relax, bisogna portare l’occorrente per cacciarle!
A nessuno piace essere disturbato nel momento in cui ci si rilassa, figuriamoci se ciò accade per colpa di un animaletto che silenzioso silenzioso, fa venire bolle ed irritazione. Allarme meduse non ci sono dubbi, anche nei mari italiani quest’anno si ha a che fare con questi esserini un po’ pericolosi. È chiaro che alla natura non si può dir niente, ma le si può evitare nel modo giusto senza necessariamente disturbare anche la loro quiete. Si può convivere tutti, ed il modo giusto è evitare alcune zone, o semplicemente essere a conoscenza della loro presenza, e mantenere alta l’attenzione.
È vero che le meduse non piacciono a nessuno, ma anche l’allarme è più che vero. Dolore, prurito, gonfiore ed eritema, sono queste le conseguenze del loro morso. Ma perché si dice che mordono se la bocca nemmeno si vede? In realtà è tutto opera dei cnidocisti, ma sai cosa sono? Si tratta dei loro tentacoli, che in realtà sono degli organi i quali contenendo veleno diventano urticanti al tocco.
In questo modo, che si tratti di prede, nemici o esseri umani, riescono a difendersi. Peccato che il gesto umano che succede è quello di prendere un retino e prontamente le si getta da qualche parte a squagliare al sole! Questo è un gravissimo danno contro un essere vivente che per la salute del mare, è a dir poco fondamentale. Si nutre di plancton, facendo in modo che il livello presente in acqua sia sempre regolare, ma oltre ciò servono anche per il nutrimento di altre specie.
Quindi, che si tratti di catena alimentare o di ecosistema, ucciderle in modo così barbaro solo perché si difendono da chi è “più grosso di loro”, è tanto assurdo, quanto comune. Ecco dove ce ne sono a bizzeffe e per quale motivo.
Allarme meduse, ecco dove ce ne sono tantissime: attenzione alle bruciature!
Quando si va al mare si pensa che ci si scotti, e ci si premunisce di crema solare e di tutto l’occorrente per meglio gestire le bruciature del sole, ma in realtà da quest’anno i pericoli sono molti di più. Infatti, se le meduse in certi luoghi e situazioni sembrano semplicemente delle “seccature” o dei semplici “fastidi”, ultimamente sono invece diventate un grosso problema per chi ama nuotare in mare. Ciò uccide tanto il turismo quanto la soddisfazione della voglia di relax per chi abita queste zone.
Tutto è frutto di un cambiamento radicale della fauna marina, negli ultimi 10 anni la situazione è totalmente stravolta. Infatti, le meduse di cui si sta parlando non sono proprio originarie del luogo in questione. In realtà, queste “pungenti amiche”, provengono proprio dagli oceani, ma a causa dei cambiamenti climatici e delle diverse evoluzioni terrestri dovute anche all’inquinamento umano, sono finite proprio dove non è il caso che ci siano.
Il surriscaldamento globale porta loro a viaggiare e a trovare un posto adatto, un habitat, adatto alle loro esigenze. Così, come viandanti dei mari, si ritrovano proprio nel punto in cui il turismo ha subito un grosso calo. Queste meduse non amano temperature troppo elevate, ma il Mediterraneo sembra essere un luogo a loro favorevole. La specie in questione si chiama Pelagia noctiluca, e la zona nella quale se ne trovano a migliaia è San Cataldo, a Marina di Lecce, ma anche Otranto, Santa Maria di Leuca, Tricase e Santa Cesarea Terme.
Come già esplicato, la crisi ittica e il surriscaldamento globale generano questa situazione, da cui si può trovare un po’ di sollievo soltanto bagnando la zona irritata con bicarbonato di sodio, o un gel a base di cloruro di alluminio. Mai acqua dolce, ghiaccio o alcool.