Forse non tutti sanno che l’Italia è ricca di città sotterranee: è come se ci fosse un’intera Nazione sotto terra.
In Italia, ci sono numerose città sotterranee che risalgono a diverse epoche storiche. In realtà quando si parla di città sotterranee si fa riferimento ad un insieme di gallerie, tunnel e cunicoli che si sono creati in maniera naturale o artificiale nel sottosuolo.
Al di sotto delle città italiane ci sono una serie di cunicoli e tunnel, che in passato permettevano alle persone di una città di muoversi, da un punto all’altro e da un edificio all’altro, senza uscire all’esterno. Affinché si possa parlare di città sotterranea è necessario che questa rete di gallerie venga ricavata nel sottosuolo all’interno del basamento dei grattacieli o sotto le fondamenta degli stessi.
Talvolta alcune di queste gallerie riemergono dal sottosuolo. Si tratta di una struttura urbanistica particolarmente nota all’Italia, ma anche ad altri paesi come il Canada e il Giappone. Anche se la città con il più alto numero di aree sotterranee è Tokyo. Si tratta però di una realizzazione moderna, legata ai lavori della metropolitana.
Scopriamo quali sono le migliori città sotterranee italiane e per quale motivo sono state create.
Le città sotterranee italiane: scopriamo quali sono le più belle da visitare
Quasi tutte le città italiane nascondono una rete di gallerie cunicoli sotto terra. Si tratta di aree urbane create nell’antichità per diverse ragioni.
Alcuni di queste città sotterranee sono particolarmente famose e conosciute in tutto il mondo, come la Napoli sotterranea. Altre realtà, invece, sono meno note ma si tratta pur sempre di aree sulle quali sono state costruite nuove città, partendo dalle rovine.
A Roma c’è l’ipogeo di Dino Campagni, conosciuta anche come la Catacomba di via Latina. Si tratta di una necropoli sotterranea che fu scavata al di fuori delle mura romane, realizzando un ampio reticolato di catacombe. All’interno di queste catacombe convivono tombe pagane e cristiane, appartenenti alla stessa famiglia. Qui è possibile apprezzare il passaggio culturale e religioso dal paganesimo al cristianesimo.
Un’altra città sotterranea particolarmente nota – come dicevamo – è Napoli. La sua rete di gallerie e cunicoli si sviluppa a 40 metri di profondità, sotto il centro storico del capoluogo campano. Ci sono due principali ingressi che permettono di visitare il sito: quello di Piazza San Gaetano, nel Decumano Maggiore, e quello di via Sant’Anna di Palazzo nel quartiere Chiaia. Scendendo in questo suggestivo luogo è possibile visitare l’antico acquedotto del Carmignano. La passeggiata a Napoli sotterranea, prevede una camminata attraverso le cisterne costruite dai greci: una rete di cunicoli che connetteva più di 4000 pozzi.
Anche Milano ha un suo alter ego sotterraneo. In questo caso, la rete di cunicoli è collegata al Castello Sforzesco. A Torino, invece, le gallerie sotterranee furono create nel Settecento, con lo scopo di fungere da rifugi antiaerei e ghiacciaie regie. È doveroso ricordare anche Trieste, Orvieto, Siena, Perugia, Palermo, Narni, Camerano, Matera e Bologna: alcune delle più importanti città italiane caratterizzate da aree sotterranee.