Il Monte Rushmore, un’opera d’arte all’aperto situata nel Dakota del Sud, è una delle meraviglie architettoniche più ammirate negli Stati Uniti.
Questo monumento epico rappresenta le facce imponenti di quattro dei più influenti presidenti americani: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.
Ma come sono state scolpite queste iconiche facce nella roccia? In questo articolo, esploreremo il processo di scultura che ha portato alla creazione di questo monumento senza precedenti.
La storia del Monte Rushmore
L’idea di creare una scultura su vasta scala sul Monte Rushmore è nata nella mente di un celebre scultore americano di origine danese, Gutzon Borglum, negli anni ’20 del secolo scorso. Il progetto aveva lo scopo di onorare i grandi leader che avevano contribuito alla formazione e alla crescita degli Stati Uniti. L’approvazione ufficiale del progetto arrivò nel 1925, quando il presidente Calvin Coolidge visitò il sito e diede il suo sostegno.
La scelta del sito fu fondamentale. Il Monte Rushmore, parte delle Black Hills nel Dakota del Sud, offriva una roccia granitica abbastanza solida e resistente che poteva supportare una scultura di tale magnitudine. Il lavoro di scultura iniziò nel 1927 e richiese un’enorme quantità di sforzi e risorse umane.
Il processo di creazione di questo monumento richiese un’ampia pianificazione e una precisa esecuzione. Borglum e il suo team di scultori, ingegneri e operai iniziarono tracciando i contorni dei volti dei presidenti sulla roccia. Questo venne fatto utilizzando modelli in scala ridotta e trasferendo le proporzioni esatte sulle pareti verticali della montagna.
Una volta tracciati i contorni, iniziò il lavoro di scavo. I lavoratori rimuovevano la roccia in eccesso con l’ausilio di esplosivi e scalpelli pneumatici. Tuttavia, l’uso di esplosivi venne limitato al fine di preservare la delicatezza dei dettagli delle sculture. Il granito del Monte Rushmore era un materiale estremamente duro, il che rese la rimozione della roccia un processo lento e meticoloso. Il controllo del dettaglio era fondamentale, specialmente quando si scolpivano i lineamenti del viso e i tratti distintivi dei presidenti.
Per scolpire i dettagli più fini, i lavoratori usarono scalpelli manuali e martelli pneumatici controllati con precisione. L’abilità e la maestria richieste erano impressionanti. I volti dovevano essere scolpiti in modo che sembrassero naturali anche quando visti da distanza considerevole.
Durante il processo di scolpire le facce dei presidenti, Borglum era noto per supervisionare ogni aspetto dell’opera. Era un perfezionista e voleva assicurarsi che ogni dettaglio fosse accurato. Anche quando si verificavano imprevisti, come il crollo di una parte del naso di Washington, Borglum e la sua squadra erano determinati a superare gli ostacoli e continuare il lavoro.
Le facce scolpite sul Monte Rushmore sono un tributo duraturo ai quattro presidenti e alla loro importanza nella storia americana. Questo monumento è un ricordo tangibile del passato degli Stati Uniti e della forza dei suoi leader. Le facce dei presidenti americani rimangono un simbolo di ispirazione per le generazioni future, ricordando loro l’importanza di valori come l’indipendenza, la libertà e la conservazione delle risorse naturali.