Le origini dei nomi delle nazioni sono state sempre oggetto di grande curiosità, quante ne conoscete realmente?
Molto tempo esistevano gli esseri umani, che parlavano pure una lingua tutta loro, ma sapevano a mala pena cosa fosse una città, non certo una provincia, una regione, una nazione. Figuriamoci i continenti che sono l’unione di più paese. Ma mano che gli esseri umani si sono evoluti, abbiamo sviluppato culture e lingue, iniziando a nominare le cose.
Ecco, la denominazione delle nazioni è antica quanto la lingua stessa, e sono in molti a pensare che i primi luoghi sia siano stati nominati in base a ciò che li caratterizzava, gli attributi della terra: il luogo con gli alberi, sulla collina o con tutti gli animali. E nel tempo, questi nomi sono stati contorti, sviluppati, tradotti e certe volte anche fraintesi.
C’è un’affascinante tendenza predominante nei nomi delle nazioni: i paesi prendono quasi sempre il nome da una di queste quattro cose: una descrizione direzionale del paese, una caratteristica della terra, il nome di una tribù o una persona importante. Il più delle volte, un paese ha il suo nome inglese in questo modo: coloni o commercianti arrivavano e lo chiamavano con il nome della tribù che incontrano, o usavano il nome che la tribù aveva già per esso.
In questo processo storico si è appreso, dopo tanti anni, che – per esempio – il Canada si chiama così perché “Kanata” significa villaggio. Fu erroneamente considerato il nome del paese dall’esploratore del XVI secolo Jacques Cartier, quando incontrò i nativi. Ma da lì in poi non è più cambiato.
Il caso Germania… e il nome dell’Italia?
Caso studiare e tutt’ora da studiare quello della Germania: il suo nome si traduce in modo molto diverso da una lingua all’altra. Noi lo abbiamo tradotto con un nome latino romano, quasi certamente una parola in prestito dal gaelico.
D’altronde i Celti erano presenti in gran parte dell’Europa prima dell’insediamento dell’Impero, quindi avrebbero chiamato le tribù che incontravano molto prima che i romani ne avessero la possibilità. Ma la Germania, come è conosciuta oggi, non era nemmeno una notizia fino alla fine del XIX secolo.
Perché il Brasile si chiama Brasile? Per un bosco così chiamato, un legno di un rosso acceso usato per tingere le stoffe. E il Giappone? Origine incerta, dicono gli storici: secondo alcuni ricercatori deriva dal malese ″Japung″ o dal cinese ″Riben″, che significa approssimativamente terra del sol levante. Gli storici affermano che i giapponesi chiamarono il loro paese Yamato all’inizio della storia e iniziarono a usare il Nippon solo intorno al settimo secolo. E l’Italia? L’ipotesi che va per la maggiore è che derivi da Italói, il nome che i greci utilizzavano per identificare i Vituli, una popolazione che abitava nella punta estrema della nostra penisola, che adoravano il simulacro di un vitulus. In effetti siamo un po’ gli abitanti della “terra dei vitelli”.