L’affascinante ed avventurosa storia del cane Skipper, un grande lavoratore che si sta godendo la pensione dei sogni.
Scopriamo oggi la straordinaria storia di un simpatico Labrador nero chiamato Skipper, un eroe silenzioso di Malpensa. Il suo viaggio è pieno di curve inaspettate, dalla potenziale carriera come cane guida per non vedenti agli anni trascorsi a controllare attentamente i pacchi e le valigie all’aeroporto. La storia di Skipper è un’avventura appassionante che affascina chiunque la conosca, incluso Paolo Lunardi, coordinatore della Squadra Cinofili della Polaria (la Polizia di Frontiera Aerea) di Malpensa, che ha gentilmente condiviso con noi i dettagli di questa avventura unica.
La nostra storia inizia nel 1995 negli Stati Uniti dove Skipper, un neonato Labrador, viene preso in custodia dalla Guide Dog Foundation for the Blind. Il suo destino iniziale era quello di diventare un cane guida per persone non vedenti. Ma prima di iniziare quel percorso, come da protocollo, viene affidato ad una famiglia selezionata, quella dell’ambasciatore giapponese a Washington, Ichirō Fujisaki.
Nella casa di Fujisaki, Skipper è accolto a braccia aperte. La connessione è immediata e profonda. Ma, a sorpresa, Skipper non riesce a superare le selezioni finali per diventare cane guida – è troppo energico, troppo audace, come tanti suoi amici labrador. Queste stesse caratteristiche lo rendono però perfetto per l’ATF (Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives), un’agenzia governativa americana che addestra cani antiesplosivo. E così, lasciando la famiglia Fujisaki, Skipper intraprende un nuovo percorso.
Il destino ha voluto che Skipper fosse addestrato da un poliziotto italiano di nome Stefano. Quest’ultimo stava partecipando a un corso negli Stati Uniti su come addestrare i cani antiesplosivo, nell’ambito di un progetto di assistenza internazionale finanziato dal Dipartimento del Tesoro USA. La vivacità e l’audacia di Skipper rendono l’addestramento un successo, e Skipper viene presto riconosciuto come il miglior cane del gruppo. Al termine dell’addestramento, torna in Italia con Stefano e inizia a servire la Squadra Cinofili della Polizia di Stato all’Aeroporto di Malpensa. Lì, Skipper presta un decennio di onorato servizio.
Un giorno, durante un normale controllo all’aeroporto, accade qualcosa di straordinario. Skipper, notando un gruppo di persone dall’aspetto orientale, tira improvvisamente Stefano verso di loro. Incredibilmente, riconosce la sua prima famiglia adottiva, la famiglia dell’ambasciatore giapponese Fujisaki. Questo inaspettato e commovente ricongiungimento porta alla decisione che Skipper trascorra la sua “pensione” con la famiglia Fujisaki nella loro residenza sul Lago di Ginevra.
Il racconto di Skipper non sarebbe completo senza menzionare le immagini emozionanti delle feste alle quali partecipa insieme alla famiglia dell’Ambasciatore, vestito con un’elegante cravatta nera. Dalla sua umile nascita negli Stati Uniti al suo ruolo di eroe a Malpensa, e infine alla sua vita di lusso sulle rive del Lago di Ginevra, la straordinaria storia di Skipper è un chiaro esempio di come l’amore e la fedeltà possano superare qualsiasi ostacolo.
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