Truffe e phishing invadono un altro segmento di mercato, quello delle prenotazioni online per le vacanze. Massima attenzione.
Non ci si deve stupire, da due anni a questa parte si aggiornano i numeri record di attacchi hacker. In ogni dove. Le grandi aziende sono l’obiettivo numero uno, phishing e ransomware dilagano.
Complice la guerra in Ucraina anche le istituzioni in questo 2023 sono sotto scacco, non a caso di recente la governance con a capo la Premier Meloni ha dovuto convocare un riunione a Palazzo Chigi per un tema, quello della sicurezza, sempre molto caldo.
Con le prime ferie, sempre più persone preferiscono andare in vacanza a giugno, anche se quest’anno la pioggia l’ha fatta da padrone, arrivano anche tante segnalazioni direttamente proporzionali ai tanti attacchi dei cyber criminali sulle prenotazioni online dei vacanzieri.
Allarme rosso: ecco a cosa fare attenzione
L’alert arriva direttamente dal’Associazione dei consumatori Consumerismo No Profit, che evidenzia quattro tipologie di macro-truffe. Che vanno dai falsi annunci di alloggi ai siti web fake, passando per le tradizionali truffe via mail o per le offerte telefoniche non richieste. Gli ultimi due casi dovrebbe essere di facile soluzione, anche se a quanto pare il rimedio più semplice al mondo non è stato ancora recepito.
I rimedi contro le chiamate sono tantissimi, tutti inattaccabili e sicuri al 100%: c’è chi non risponde proprio ai numeri sconosciuti, c’è chi intelligentemente non risponde sì alla chiamata e quando capisce che dall’altra parte c’è un call center o qualcosa di anomalo che non sconfinfera, attacca. Il problema è risolto. Anche per le mail la situazione è facilmente risolvibile, o dovrebbe essere così: contare fino a 10 prima di spingere frettolosamente quel link-trappola che ci porta solo ad aprire i dati relativi ai conti, con inevitabile prosciugamento. Nessuna azienda chiede dati privati tramite mail, nonostante i siti fake siano molto simili graficamente a quelli originali, ci vuole poco a capire che siamo in mezzo a una truffa. Più delicati, invece, i primi due casi.
Le segnalazioni permettono di capire il modus operandi dei truffatori. Che creano annunci attraenti con foto e descrizioni di proprietà che non esistono o che non sono disponibili per l’affitto. La chiave sta tutta in quel pagamento anticipato richiesto: mai farlo se non si è sicuri al 100%. Gli ultimi dati forniti evidenziano la crescita di portali-fake: sembra tutto ok, ma non è niente ok. In questi casi la documentazione (dare sempre un’occhiata a quel “chi siamo” e diffidare da chi non ce l’ha) è di fondamentale importanza. Utilizzare siti web sicuri, evitare soprattutto offerte che sembrano troppo buone per essere vere. Usare metodi di pagamento sicuri e tracciabili deve essere una condicio sine qua non.