Se si perde la coincidenza per colpa della compagnia si deve richiedere il rimborso, ma perché alla fine nessuno ci riesce? I consigli
A tutti è capitato di trovarsi a perdere una coincidenza di volo per via del ritardo di quello precedente, in questi casi se il viaggio non si vuole perdere si deve essere solo fortunati nel riuscire ad acquistare un secondo biglietto altrimenti ci si potrebbe trovare bloccati a metà strada e senza rimborso.
Il fatto è che le compagnie aeree dovrebbero assicurare il rimborso in caso di ritardi, soprattutto nei casi in cui sorgono problemi di diversa natura come per esempio il fatto di dover ritardare le partenze per via di meteo avverso o mancanza di posti a sedere. Spesso capita che le compagnie vendano più dei biglietti disponibili, considerando le disdette dell’ultimo minuto, quando poi succede che nessuno disdice il volo, l’aereo è pieno e alcune persone non riescono a salire.
In questi casi è la compagnia che paga il vitto e alloggio fino al prossimo volo per limitare il disagio, ma rimane una delle pratiche più antipatiche e furbe che purtroppo non vengono del tutto regolamentate. Come fare a farsi rimborsare il biglietto? Nonostante dovrebbe essere automatico il rimborso, nella maggior parte dei casi le compagnie riescono a sviarsela evitando la restituzione dei soldi anche nel caso di ritardo grave. Perché accade ciò? Ma soprattutto, come fare a essere quell’1 su 10 che invece riesce nell’intento?
Come rispondere al problema del mancato rimborso: il volo aereo che fa ritardo e crea disagi deve essere ripagato dalla compagnia
Secondo quanto previsto dalla legge che tutela il passeggero la compagnia dovrebbe compensare con un rimborso fino a 600 euro il prezzo del biglietto e anche i danni subiti per il ritardo che si è accumulato fino alla destinazione finale. In realtà però le compagnie riescono a trovare diversi escamotage per evitare di erogare il rimborso, tanto che gli stessi viaggiatori alla fine gettano la spugna risparmiando il tempo di inoltro della domanda, rinunciando in partenza alla somma persa.
La prima regola per chiedere il rimborso è valutare se inoltrarlo alla compagnia aerea o al tour operator che ha organizzato il viaggio, nel caso in cui si fosse prenotato anche l’hotel insieme al volo, ad esempio, andrebbe bene la seconda opzione. Nella maggior parte dei casi è importante informarsi su ciò che bisogna scrivere, non in tutti i casi infatti si riesce a comunicare nel modo giusto.
Secondo gli avvocati che si occupano di queste cause, bisogna spingere molto sulle parole da utilizzare in modo da non lasciare spazio a possibilità di rifiuto. Per questo nel caso si trattasse di un volo da una somma ingente, sarebbe meglio rivolgersi a un esperto per evitare di rischiare di ritrovarsi tempo e soldi in meno.