Il Parco Nazionale del Vesuvio è uno dei luoghi più suggestivi della nostra penisola: tutto quello che c’è da sapere nei dintorni del vulcano.
Il Golfo di Napoli, con i suoi dintorni, è probabilmente uno dei luoghi più spettacolari a livello paesaggistico non soltanto d’Italia, ma del mondo. Anche per una caratteristica piuttosto peculiare, vale a dire la presenza sulla scena del Vesuvio, uno dei due vulcani attivi dell’Europa continentale.
Un gigante addormentato che incute timore e rispetto: l’ultima eruzione ha avuto luogo nel 1944. Da allora il vulcano è rimasto in stato quiescente e viene monitorato con molta attenzione, vista la grande quantità di persone che vivono alle sue pendici. Oltre 700 ila i soli abitanti della cosiddetta ‘zona rossa’, cioè quelli dei 18 comuni che circondano il perimetro del vulcano.
Si tratta, naturalmente, di una meta molto ambita. Il vulcano è alto 1281 metri, una sommità tutto sommato facilmente raggiungibile che permette ai turisti la scalata per visitarlo. Attorno ad esso, è stato istituito il Parco Nazionale del Vesuvio, nato nel 1995.
All’interno dell’area del Parco, l’attrazione principale è ovviamente quella del cratere principale, il cosiddetto Gran Cono. Unica area della zona la cui visita è permessa a pagamento, si raggiunge dal comune di Ercolano, salendo con l’auto fino a un piazzale posizionato a circa 1000 metri di altitudine. Da lì, un percorso di circa due chilometri, non particolarmente ripido e che può essere affrontato anche dai bambini se accompagnati.
Ma il cratere non è l’unico punto panoramico estremamente suggestivo. Pensiamo ad esempio al Monte Somma, la montagna che ‘affianca’ il Vesuvio e che era in realtà il vulcano originario, fino alla famosa eruzione del 79 d.C., quella che ha distrutto Pompei. È alto 1132 metri e la sua sommità è raggiungibile, dal versante nord, dai comuni di Somma Vesuviana e Ottaviano.
C’è poi la Valle dell’Inferno, raggiungibile tramite un sentiero che si può imboccare da Ercolano o da Ottaviano, nella quale vi sono depositi piroclastici di molte precedenti eruzioni. Altri sentieri dai quali si può godere di panorami e ambienti davvero speciali, sono quello del Trenino a Cremagliera, che va da San Sebastiano al Vesuvio all’Osservatorio vesuviano; quello del Fiume di Lava, in cui si può camminare per un breve tratto su una vera colata lavica del passato; infine, quello del Vallone della Profica, un sentiero in salita che parte dalla chiesa di Santa Maria alla Scala nel comune di San Giuseppe Vesuviano.
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