La pelle è l’organo più esteso che abbiamo, per questo è fondamentale proteggerla soprattutto dai raggi solari UVA e UVB che possono davvero danneggiarla irrimediabilmente
La nostra pelle è un bene prezioso essendo non solo l’organo più esteso del nostro corpo, bensì deputata a svolgere funzioni molto importanti come la termoregolazione, percezione sensoriale e protezione verso agenti esterni.
Spesso si sottovaluta questo aspetto e si lascia andare ad una abbronzatura selvaggia e senza senso che può provocare, oltre a danni estetici come macchie e rughe, veri e propri problemi più gravi. Uno di questi, senza dubbio, il carcinoma in diverse forme più o meno aggressive.
Per questo bisogna proteggere nel migliore dei modi dal sole la pelle, onde evitare danni permanenti. Non bastano quindi esposizioni solari preventive per “farla abituare al sole”. Una continua lotta tra il nostro derma e i raggi dannosi che non finisce o rallenta, anche dopo un’esposizione preventiva L’allerta deve essere sempre alta.
L’abbronzatura preventiva è una pratica troppo diffusa, bensì non abbia base scientifica. Si tratta di esporre la pelle in modo preventivo e graduale al sole così da renderla invulnerabile ai danni del sole. Dopo la prima abbronzatura, si pensa erroneamente di non doversi proteggere più.
In realtà i fatti non starebbero così. Secondo gli esperti nulla di più sbagliato pensare che la pelle possa abituarsi al sole e di conseguenza non subire danni oltre una certa esposizione.
Vedere la propria pelle diventare scura non significa che essa abbia sviluppato una protezione verso i raggi solari dannosi. L’esposizione eccessiva ai raggi UV, anche dopo un’iniziale tintarella, può provocare scottature solari
Danni alla pelle causati da un’irradiazione eccessiva che possono causare arrossamento, dolore, desquamazione e possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro della pelle.
Quando ci si espone al sole, la melanina è una delle principali risposte della pelle, essendo essa un pigmento prodotto dai melanociti, che sono cellule specializzate presenti nell’epidermide della pelle. La sua funzione principale è quella di proteggere, quindi, la pelle dai danni causati dai raggi ultravioletti (UV) del sole.
Quando la pelle viene esposta ai raggi UV, i melanociti aumentano la produzione di melanina ed essa assorbe i raggi UV e li disperde, riducendo così la quantità di radiazioni che raggiungono le cellule cutanee più profonde. Questo processo è conosciuto come abbronzatura. Ma la melanina da sola non può filtrare al cento per cento i danni provocati dai raggi UV.
La melanina non è in grado di bloccare completamente i raggi UVA, che possono penetrare più in profondità nella pelle e sono associati all’invecchiamento precoce della pelle e al rischio di cancro della pelle.
Infine, è fondamentale ricordare che l’abbronzatura è una risposta alla radiazione UV che può causare danni a lungo termine. Per questo bisogna sempre avere la stessa cura nel proteggersi, anche quando ci vediamo abbronzati. Applicare, pertanto, protezione solare alta, non esporsi nelle ore di punta, evitare soste prolungate al sole, avere cura di mettere spesso la crema e di coprire soprattutto le zone più delicate.
Con una circonferenza di 3,4 chilometri è considerata la rotatoria più grande al mondo. Un…
In questo posto puoi dormire gratis con tutta la tua famiglia. Se stai programmando le…
Viaggiare vuol dire anche meravigliarsi di quello che si visita. A volte ci sono dei…
Rodi è l'isola delle meraviglie nel Mar Egeo ed è da sempre una meta ambita…
Il rimedio anti medusa è solamente uno secondo gli esperti. Se attacca, ecco che cosa…
Le cascate sono uno spettacolo della natura che lascia letteralmente senza fiato. Non importa quale…