L’estate 2023 porterà con sé moltissimi rincari. Ecco quanto dovremo spendere in più negli stabilimenti balneari italiani.
Aspettavate l’arrivo dell’estate (e, quindi, delle vacanze) come si desidera l’acqua nel deserto? Ebbene, ci siamo quasi. Ma, se in questa fase (come probabile) non siete proprio al massimo delle vostre risorse economiche, allora avete ben poco da festeggiare. L‘estate 2023, infatti, farà segnare degli aumenti molto importanti, soprattutto in spiaggia. Ecco le cifre di una stagione di aumenti.
Veniamo da un inverno che ha fatto segnare rincari in ogni settore. Le nostre tasche piangono ancora per il caro-bollette, che ha fatto schizzare alle stelle il costo di luce e gas. Ma come non ricordare anche l’aumento indiscriminato del carburante: diesel e benzina sono arrivati a costare un occhio della testa. E, ovviamente, cosa ancor più importante, la spesa: per alcuni andare al supermercato per acquistare beni di prima necessità è diventato un vero e proprio incubo.
Il periodo economico mondiale, infatti, non lascia scampo. Prima la pandemia da Covid-19, che ha colpito non solo la salute, ma anche le finanze. Poi la crisi energetica, acuita, peraltro, dalla guerra in Ucraina, scatenata dalla Russia di Vladimir Putin nel febbraio 2022. Insomma, chi aspettava le vacanze estive potrà da un lato esultare. Ma dall’altro dovrà abituarsi anche a importanti aumenti.
L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, ha realizzato un report che va ad analizzare quelli che, con ogni probabilità, saranno i prezzi che riguarderanno il comparto mare. Nel rapporto, quindi, si prendono in esame i costi soprattutto negli stabilimenti balneari. Ebbene, i dati che arrivano non sono assolutamente buoni, dato che si parla di aumenti dell’11% per i costi che, a vario titolo, affrontiamo sulle spiagge italiane. Evidentemente, maggiormente interessate da queste cifre sono le località più turistiche, prese d’assalto, nei prossimi mesi, tanto dagli italiani, quanto dagli stranieri.
Dal report dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori sono esclusi i costi di viaggio, ma anche degli alberghi e delle strutture ricettive che, comunque, stanno subendo e subiranno aumenti che, di certo, non contribuiscono a rendere le vacanze italiane più semplici. L’Osservatorio si sofferma sui costi in spiaggia.
E testimonia, soprattutto come cresca, e parecchio, il costo della sdraio, per esempio. Un inquietante +42%. Non si sorride nemmeno pensando al costo dell’ombrellone, che aumenta del +16%. Soprattutto gli stabilimenti balneari più organizzati e di maggior pregio, solitamente forniscono una serie di servizi e comfort che chi è in vacanza gradisce molto. Ma, se vuole averli, dovrà sborsare molto di più rispetto al passato: aumenti con punte del +25% per l’ombrellone maxi e il costo di yoga/pilates, del +13% per i massaggi.
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