In Egitto c’è un’oasi nel deserto particolarmente amata dai visitatori, perché è una vera e propria macchina del tempo.
Ci sono alcuni posti nel mondo che sono caratterizzati da un’atmosfera unica e ineguagliabile. L’Egitto, ad esempio, è uno di quei luoghi dove storia, magia e realtà si mescolano in maniera viscerale.
In Egitto, c’è un’oasi che rappresenta una vera e propria macchina del tempo: i visitatori hanno l’impressione di tornare indietro all’era dei Faraoni. Stiamo parlando di un’area geografica dove è possibile imbattersi in fossili di balena, templi dedicati al Dio coccodrillo e una ricca produzione artigianale in ceramica.
La regione del Fayum, qualche millennio fa, era il principale luogo di culto di Sobek: il dio coccodrillo dei gli egiziani. Si tratta di una regione di circa 6000 km quadrati che, vista dall’alto, ha la forma di una foglia che sembra emergere dalle rive della parte superiore del Nilo.
Quella che un tempo era l’oasi dell’antico dio coccodrillo, oggi, è la meta turistica ideale per chi è alla ricerca di un posto tranquillo e una vera e propria full immersion nella natura.
L’Egitto, infatti, non è solo ingorghi e polverosi grattacieli del Cairo. Basta spostarsi a circa un’ora di macchina verso nord, per fare un vero e proprio tuffo nel passato.
L’Oasi del Fayum in passato era il principale luogo di culto del dio coccodrillo degli egiziani, Sobek. Oggi, invece, l’oasi è una delle mete turistiche preferite da chi desidera ammirare l’Egitto lontano dal caos della capitale.
Qui, infatti, i visitatori trovano un luogo ricco di vegetazione in cui si ha la sensazione di fare un tuffo nel passato e di tornare indietro all’epoca dei Faraoni.
La ricchezza vegetativa di questa regione è dovuta alla vicinanza del lago Quarun, che ha reso fertili i territori nelle sue prossimità. Qui i visitatori hanno la possibilità di ammirare pascoli di bufali d’acqua e gli aironi che costruiscono i loro nidi proprio nell’oasi.
Gli abitanti che popolano questa piccola regione si spostano su carretti trainati da asini, sui tuk-tuk o a cavallo.
Oltre alle ricchezze vegetative l’Oasi del Fayum è famosa per i suoi reperti archeologici. Qui, infatti, c’è una fiorente produzione di ceramiche artigianali. Ma ciò che attira maggiormente i visitatori sono le pianure desertiche, in cui è possibile ammirare i fossili di antiche balene: un vero e proprio tuffo nel passato, per guardare da una posizione privilegiata l’Antico Egitto.
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