Non solo Etna, ecco quali sono in Italia i vulcani attivi. I più irrequieti e pericolosi del nostro paese sono diversi.
Tutti quanti conosciamo l’Etna e il Vesuvio, i due vulcani attivi più famosi d’Italia. Ma nel nostro paese ne esistono diversi, in particolare ce ne sono vari e si trovano soprattutto nelle regioni meridionali. Ecco quali sono e quanto sono pericolosi.
Conoscete tutti i vulcani attivi d’Italia? In molti conoscono per lo più l’Etna in quanto è senza dubbio il più attivo e maestoso del paese. Sorge sulla costa orientale della Sicilia, in provincia di Catania, ed è il più alto vulcano che si trova in Europa con i suoi oltre 3.3000 metri d’altezza. Le sue eruzioni sono frequenti e avvengono mediante quattro crateri. La sua attività è effusiva, ma anche esplosiva infatti fuoriescono sia lava che cenere e gas. È tenuto costantemente sotto controllo dall’INGV per cui ogni pericoloso è prevedibile e nel 2013 l’Unesco l’ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Famoso appunto in tutto il mondo, non è l’unico in Italia ad esserlo.
I vulcani attivi in Italia: ecco quali sono i 10 più pericolosi e dove si trovano
Oltre l’Etna famosissimo è anche il Vesuvio. Simbolo della città di Napoli, delle cartoline, ma anche dell’eruzione che distrusse le note città romane di Pompei ed Ercolano, è senza dubbio anche il più pericoloso. È quiescente, giacché non erutta da tempo, ma le sue eruzioni sono di natura esplosiva: emana gas, cenere e vapori ad altissima velocità e a molti chilometri di distanza. L’ultima eruzione c’è stata nel 1944 ma il problema è che la zona attorno al cratere è oggi densamente abitata. In Campania inoltre, proprio vicino Napoli, c’è un’altra area vulcanica ad alto rischio, quella dei Campi Flegrei. L’ultima eruzione risale al 1538 ed il timore è che presto o tardi possa tornare in attività.
In Sicilia famosissimo è anche lo Stromboli, ovvero il vulcano che rappresenta una delle isole Eolie. La sua attività è abbastanza caratteristica infatti non solo emerge dal mare, ma erutta anche in continuazione raggiungendo altezze di poche centinaia di metri. È sempre attivo e lava e piroclasti che emana si riversano in mare attraverso il pensionato che appunto prende il nome di “Sciara del fuoco”, ovvero la Strada del fuoco. Ogni anno migliaia di turisti visitano dal mare l’isoletta e possono assistere allo spettacolo (sebbene questo possa essere pericoloso, in determinate occasioni – come nel luglio del 2019, quando un escursionista perse la vita).