L’Obamus coronatus, così chiamato dagli scienziati in omaggio all’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, viveva sul fondo degli oceani edicariani 550 milioni di anni fa. Ecco perché è tornato d’attualità.
Poco più di un centimetro di diametro e un aspetto simile a una piccola ciambella attorcigliata: sono i segni particolari dell’Obamus coronatus (dal nome dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama), un animale vissuto 550 milioni di anni fa in fondo agli oceani edicariani (da 635 a 541 milioni di anni fa). I suoi fossili sono stati trovati in gran numero in un sito nell’entroterra australiano che è poi diventato il Nilpena Ediacara National Park. Ma la distribuzione di questi esemplari sembra essere condizionata da fattori ambientali, hanno scoperto i paleontologi della Jules Bernstein University of California a Riverside.
Gli oceani di quel periodo della storia della Terra erano molto diversi dagli attuali. Erano più caldi, contenevano più ossigeno e sostanze nutritive e i loro fondali erano rivestiti con uno strato batterico e diverse sostanze organiche che variavano di spessore da luogo a luogo. Su questo fondale fiorirono comunità di animali. Nel sito di Nilpena Ediacara, queste comunità sono particolarmente ben conservate, poiché l’area è stata coperta da uno spesso strato di sedimenti che ha protetto fossili le cui impronte sono scolpite su substrato di arenaria. Per studiare l’Obamus coronatus, i ricercatori hanno scelto di confrontarlo con altre due specie trovate nello stesso luogo: Tribrachidium e Rugoconites, la cui forma è altrettanto singolare, con simmetria tri-radiale, anche se sono un po’ più grandi.
Lo strano caso dell’animale da 550 milioni di anni
Un’équipe di ricercatori ha scoperto che la distribuzione delle ultime due specie era casuale e che spesso – ma non sempre – vivevano in compagnia di altri organismi simili. L’Obamus stava solitamente in compagnia di altri Obamus e nelle aree in cui il tappeto microbico e organico era più spesso. “Questo è davvero il primo esempio di una creatura ediacarana selettiva per l’habitat, il primo esempio di un animale macroscopico che fa questo“, ha spiegato Phillip C. Boan, primo autore di un studio pubblicato sulla rivista Paleobiology.
Ma come ha fatto un animale che viveva stabilmente sul fondo del mare a scegliere il suo habitat e ad avvicinarsi ai suoi simili? Per gli autori dello studio, non è possibile dare una risposta certa a questa domanda. Ed è inutile provare a osservare gli animali di oggi per trovare una spiegazione: la fauna ediacarana è scomparsa senza lasciare discendenti. Di sicuro, però, questi animali, il cui nome si riferisce alle colline di Ediacara in Australia dove sono stati trovati i primi fossili (altri dello stesso periodo sono ora noti in Cina), hanno sperimentato forme e strategie mai viste dopo la loro scomparsa, avvenuta circa 543 milioni di anni fa a causa di un declino della biodiversità non completamente spiegato.