Non sarà l’Isola che Non C’è, ma quella di cui vi stiamo per parlare è di certo la più isolata in tutto il mondo: ecco dove si trova
Nel corso dei secoli, come sappiamo, l’umanità si è data alla scoperta di tutto ciò che riguardava il pianeta Terra. E oggi possiamo dire di conoscerne la stragrande maggioranza. Le esplorazioni hanno fatto sì di farci raggiungere anche i luoghi più lontani, inospitali e inesplorati. L’isola di cui vi parliamo oggi è straordinaria: la più isolata al mondo, che paradiso!
Esplorazioni che come sappiamo hanno avuto la loro parte più consistente a partire dai viaggi di Cristoforo Colombo verso le Americhe e che hanno segnato diverse epoche della storia umana, con diari di viaggio e racconti da terre lontane e delle loro scoperte che hanno sempre ricoperto un certo fascino.
Abbiamo scoperto isole e avamposti della civiltà lì dove sembrava impensabile. E oggi, nel mondo interconnesso dei giorni nostri, quasi ogni luogo è facilmente raggiungibile. Non proprio tutti, però. C’è un’isola posizionata piuttosto lontana da tutto, non inaccessibile ma di certo raggiungibile con una certa difficoltà.
L’isola sperduta di Tristan da Cunha: la più isolata al mondo
Si tratta dell’Isola di Tristan da Cunha, che porta il nome di un navigatore portoghese che la scoprì nel 1506 avvistandola senza sbarcarvi, sulla rotta verso il Capo di Buona Speranza, nell’attuale Sudafrica. L’isola, di carattere vulcanico, da’ in realtà il nome a un intero arcipelago, parte del Territorio Britannico d’Oltremare.
Per far capire quanto l’isola sia uno dei posti più remoti del globo, dista dalla celebre Sant’Elena, quella dell’esilio di Napoleone, oltre duemila chilometri nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico.
Fanno parte dell’arcipelago di Tristan da Cunha anche l’isola Inaccessibile, le Isole Nightingale e l’isola Gough, tutte disabitate però. A renderla un posto così remoto, la mancanza di porti e di aeroporti. Sull’isola, c’è una popolazione di circa 250 abitanti, stando ai dati degli ultimi anni. Per raggiungerla, occorrono tra i cinque e i sei giorni di navigazione.
C’è anche un po’ di Italia, curiosamente, su quest’isola. In che senso? Ebbene, tra i pochissimi cognomi degli altrettanti pochissimi abitanti vi sono quelli di Lavarello e Repetto. Pare si tratti dei discendenti di due naufraghi, marinai, che erano approdati sull’isola. I due erano originari della cittadina di Camogli. Che curiosamente da’ il nome anche all’unico ospedale dell’isola, costruito nel 1971.