La vicenda del pensionato 72enne di Barlassina ha scatenato il dibattito sui social: per la sua iniziativa deve pagare una multa salata
Ecco come sono andate le cose. Claudio Trenta ha 72 anni, è un pensionato e abita a Barlassina, un comune di poco più di 6800 abitanti della provincia di Monza e Brianza. Ha segnalato su una pagina Facebook che gestisce, che si chiama “Succede a Barlassina e dintorni”, un disservizio sperando che il Comune intervenisse. Non avendo ricevuto risposta né aver visto alcun intervento risolutivo, ha deciso di provvedere da solo a porre rimedio al problema. Per fare del bene, si è ritrovato con una multa salata.
Questo suo comportamento ha scatenato la reazione dell’Autorità che ha provveduto a recapitare al pensionato una multa di 882 euro con la motivazione di aver violato il Codice della strada, nel dettaglio l’articolo 21. Ma cos’ha fatto dunque il signor Trenta, che in fondo voleva fare del bene alla comunità, e invece si è trovato la multa nella cassetta della posta?
In buona sostanza il pensionato si è ritrovato colpevole di aver coperto con del bitume una buca sulla strada che aveva notato essersi aperta sulle strisce pedonali. Dopo aver segnalato la presenza della buca da lui considerata pericolosa pensava che il Comune si adoperasse per coprirla. Non ha visto alcun intervento e ha deciso di rimediare con le sue stesse mani. Cioè con “mezzo sacco di bitume e 3 minuti di lavoro”, il tutto postando le prove sui social.
Questa notizia, rilanciata anche su un giornale locale, ha dato lo spunto al Comune di sanzionare l’illecito poiché, si legge nel verbale, è vietato per qualsiasi cittadino eseguire “opere sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa, senza la preventiva autorizzazione della competente autorità”. Il pensionato non ha intenzione di pagare, nemmeno entro 5 giorni per ottenere lo “sconto” del 30%. E deve pure rimuovere l’opera perché abusiva.
Va detto che la legge non permette di fare manutenzione stradale fai da te anche se ci sono buche considerate pericolose. E la sua denuncia, secondo quanto ribadito dal sindaco di Barlassina, Piermario Galli, è stata fatta solo attraverso i social. Quindi non direttamente in Comune o sulla app del Municipio. Versione smentita da Trenta che afferma di aver spedito persino delle PEC.
Si prospetta una battaglia legale, dunque, dato che il pensionato non ha nessuna intenzione di pagare né di rimuovere la copertura alla buca perché “Non sono un pirla”, dice in una intervista a Federico Berni. Mentre il primo cittadino ha confermato che il “funzionario ha applicato le norme che regolano il codice della strada”.
E conclude che la riparazione di una buca è un intervento che non può fare un semplice volontario. Può farla solo l’ufficio tecnico e la polizia locale con le ditte specializzate.
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