Sono tanti e in tante città d’Italia i giovani studenti fuori sede delle Università che stanno protestando: la città messa peggio, qual è?
Sono diversi giorni che gli studenti universitari fuori sede protestano in diverse città d’Italia. Il Movimento delle Tende, così come è stato chiamato, vede ragazze e ragazzi accampati con le tende da campeggio nei pressi delle Università. E la protesta si è allargata tanto da vedere gruppi di giovani recarsi fino al Ministero dell’Università. Cosa sta succedendo?
Ovviamente le giovani generazioni che intendono investire nel proprio futuro e studiare si aspettano delle risposte dalla politica, che invece tardano ad arrivare. Forse mancano strategie, forse occorre solo trovare un metodo per contrastare la crisi economica che rende difficile la vita delle famiglie ed evitare la speculazione sugli immobili che sta diventando sempre più scandalosa. Ma quali sono le città dove si sente maggiormente il problema e di cosa si tratta nel dettaglio?
La protesta contro il caro affitti è esplosa in diverse città universitarie, da Nord a Sud, isole comprese, trainata proprio dagli studenti che non ce la fanno più a mantenere certe spese così elevate per poter studiare fuori sede. Ad essere maggiormente interessare dal fenomeno sono le grandi città, anche turistiche. E quindi abbiamo situazioni tragiche a Milano, al primo posto con una media di spesa di quasi 630 euro per una singola. Poi c’è Bologna e Firenze, Torino e Roma.
Ad esempio a Roma gli studenti della Sapienza hanno messo in luce alcuni dati che debbono far riflettere. Si parla di appartamenti disponibili per gli studenti dell’Ateneo fuori sede con prezzi medi di 500 euro al mese.
Prima di loro, sono stati gli studenti del Politecnico di Milano a cominciare e mettere in atto la protesta sul caro affitti per i fuorisede denunciando prezzi folli. Ci sono affitti da 750 euro per un posto letto in una camera singola e 500 euro in doppia nella città meneghina. Escluse tutte le altre spese. Stesso discorso vale per Torino o Firenze, dove le case affittate agli studenti fuori sede arrivano a costare 500 euro per un posto in camera doppia.
A Bologna le cose non vanno certo meglio e l’emergenza affitti è andata sempre crescendo negli ultimi anni, complice l’aumento delle piattaforme che consentono l’affitto breve ai turisti. Piattaforme che hanno fatto aumentare la speculazione dei proprietari sulle case. Ma a determinare questa grave situazione ha pesato anche la decisione politica degli ultimi anni di favorire la costruzione di studentati privati e di lusso a discapito di quelli pubblici.
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