La storia di quest’opera ha fatto letteralmente il giro del mondo. Tutti l’hanno sempre vista al contrario senza saperlo: approfondiamo la questione.
Quella di cui vi stiamo per parlare è la storia di un’opera molto conosciuta che appartiene ad un artista altrettanto noto che si è distinto per le sue opere uniche. Si tratta in particolare del fondatore del Neoplasticismo, una corrente artistica basata sull’utilizzo dei colori primari e sul rigore.
Di seguito, vi sveliamo tutti i dettagli di quella che risulta essere una storia davvero particolare che rivela come un’opera così importante e famosa sia stata vista al contrario per diversi anni, senza che nessuno se ne sia mai accorto.
L’opera vista al contrario: la storia
Innanzitutto, va detto che l’artista a cui ci stiamo stiamo facendo riferimento è Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto anche come Piet Mondrian. Non tutti sanno che un’opera in particolare attribuita all’estro di quest’ultimo è stata sempre vista al contrario.
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Pare, infatti, che per più di 50 anni nei musei in cui è stata conservata è stata appesa nella maniera sbagliata. I musei in questione sono quelli di New York e Düsseldorf e l’opera esposta è “New York City I” risalente al 1941. Questo quadro si compone di strisce di vario colore, sia orizzontali che verticali, e a prevalere sono il blu, il giallo, il rosso.
Stando a quanto viene documentato da uno scatto eseguito all’interno dello studio dell’artista, il verso corretto dell’opera è girato di 180°. Questo significa che il quadro di Piet Mondrian è stato visto per oltre 70 anni e ammirato nel modo sbagliato già a partire dal 1945, quando si trovava conservato presso il Museum of Modern Art. A scoprirlo è stata la storica dell’arte Susanne Meyer-Büser del museo di Dusseldorf. Qui in particolare è ospitata l’opera dal 1980.
Come è stato possibile che ciò accadesse?
Com’è chiaro, in molti si staranno chiedendo come sia possibile quanto accaduto. Ebbene, secondo gli esperti la causa potrebbe essere attribuita al fatto che le opere astratte sono sempre difficili da comprendere, anche se a primo impatto può sembrare il contrario. Per di più va detto, che l’opera non è stata datata nè intitolata: questo aspetto ha contribuito a favorire l’inversione della stessa.
Non tutti sanno, inoltre, che il dipinto è caratterizzato da diversi fori che stanno a testimoniare le varie posizioni studiate dall’artista. Ad ogni modo, la stessa Meyer-Büser ha caldamente sconsigliato di capovolgere l’opera in quanto questo procedimento rischierebbe di danneggiare in maniera irreparabile l’opera che potrebbe addirittura finire per disintegrarsi. Alla luce di ciò, dunque, è molto probabile che questa continuerà ad essere esposta così come lo è oggi.