Alla scoperta delle meravigliosa fontana delle tartarughe di Roma, una bellezza senza precedenti e tutta da vivere.
Roma, è una città meravigliosa e ricca di luoghi, attrazione e strutture storiche tutte da conoscere e scoprire. Non possiamo però dimenticare, accanto ai giganti del Colosseo, del Pantheon o della chiesa di San Pietro, anche alcune meraviglie più piccole e che spesso passano inosservate.
Proprio come la Fontana delle Tartarughe che si trova nella piccola Piazza Mattei, nel rione Sant’Angelo.
Un gioiello da scoprire: Fontana delle Tartarughe
Questa Fontana è molto particolare e, probabilmente non rientra proprio nelle tappe fisse di un tour della città, ma in realtà è così particolare che dovremmo proprio inserirla tra le cose da fare e da vedere a Roma. Nella Capitale di fontane ce ne sono tantissime, è vero, ma questa è molto particolare perché c’è una storia unica che si intreccia proprio con la realizzazione di questa scultura.
La leggenda d’amore della Fontana
La Fontana delle Tartarughe, infatti, è strettamente legata ad una leggenda piuttosto romantica. La storia narra che il duca Mattei, che amava giocare d’azzardo con le carte e i dadi, un giorno – in una sola partita – riuscì a perdere l’intero patrimonio familiare.
Una tragedia in un qualsiasi momenti, figuriamoci quando il Duca doveva apprestarsi a sposare un’altra bella nobildonna. Il futuro suocero, venuto a conoscenza dell’accaduto decise di ritirare la promessa di nozze e di non coincide in sposa la figlia. Il Duca Mattei allora, per cercare di recuperare la situazione, decise di fare realizzare una fontana meravigliosa in una sola notte, proprio sotto alla finestra della sua abitazione. Il giorno dopo il Duca convocò il suocero per mostrargli di cosa era capace, anche senza soldi. E tutto è bene quel che finisce bene!
Le tartarughe: una aggiunta “postuma”
Per quanto riguarda invece la struttura della fontana troviamo quattro fanciulli che sembrano cavalcare i delfini. Attorno a loro ci sono queste tartarughe che giocano e interagiscono. Pare che siano realizzate da Gian Lorenzo Bernini, ma questi dolci animaletti non erano nel progetto originale.
Furono aggiunte durante un restauro nel 1658 per volere di Papa Alessandro VII al fine di colmare quello che veniva considerato esteticamente brutto, ossia un vuoto tra le mani di uno dei fanciulli e l’acqua sottostante.
Ultima curiosità? Le vicissitudini attorno a queste tartarughe sono molteplici visto che vennero rubati più e più volte. L’ultima fu nel 1979 e, quando vennero ritrovate le originali finirono nei Musei Capitolini, mentre in strada troviamo le copie! Vi abbiamo convinto? La prossima volta che andrete a Roma farete un bel giro alla scoperta della Fontana delle Tartarughe?