La fotografia di viaggio è un genere fotografico molto particolare che consiste nella documentazione di luoghi e culture mediante degli scatti. A tal proposito, non tutti sanno chi è la prima freelance italiana e qual è la sua storia.
La professione del fotografo freelance consiste nella realizzazione di servizi fotografici, scatti o comunque lavori artistici su commissione di un dato cliente. Si tratta dunque di una professione in cui prevale l’estro di colui che fornisce i predetti lavori.
Ciò detto, non tutti sono a conoscenza della storia incredibile che riguarda la prima freelance italiana nell’ambito della fotografia di viaggio: di seguito tutti i dettagli.
Fotografia, ecco la storia della prima freelance italiana
In queste ore è giunta la notizia della morte di Marcella Pedone avvenuta alla veneranda età di 103 anni. La donna era nata nel 1919, a Roma, ed era nota per essere la prima fotografa freelance italiana. Subito dopo aver terminato l’Università, infatti, iniziò a lavorare come reporter in Germania, ma anche a stringere collaborazioni con tante case che producevano apparecchi fotografici.
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Grazie alla sua bravura, sempre qui, cominciò a tenere diverse conferenze incentrate sull’Italia e durante le quali mostrava i suoi scatti: da essi emergeva la figura di un Paese in piena trasformazione e dunque in via di sviluppo. A tal proposito, infatti, per moltissimi anni, viaggiò in roulotte percorrendo la nazione in lungo e in largo addentrandosi nelle montagne, nei villaggi dei pescatori, ma anche fornendo una fotografia realistica della situazione nei cantieri e nelle fabbriche. Negli scatti della Pedone, insomma, è testimoniato il passaggio dell’Italia da agricola a industriale.
Sempre nel Bel Paese, accetta di collaborare con Ferrania, nota azienda produttrice di macchine fotografiche. Questa, in particolare, le affida anche l’attività di promozione di pellicole a colori. Ad ogni modo, anche dopo il fallimento della predetta azienda continua a dedicarsi alla sua attività riuscendo a dare vita ad una banca di immagini davvero super fornita. Grazie ad essa era possibile scegliere tra un’infinità di soggetti e per questo firma lavori con Loescher, De Agostini e anche Aristea.
Precorritrice della figura del freelance
Proprio pochi anni fa, nel 2017, decise di donare al Museo di Scienza e Tecnologia di Milano un vero e proprio tesoro dal valore inestimabile: si tratta di più di 160 mila scatti che racchiudono tutta la carriera di una donna che ha anticipato di svariati decenni la figura del freelance. In particolare, grazie alla sua libertà e passione è riuscita a vivere in maniera autonoma il suo amore per i viaggi, restando fedele alla sua visione della vita e al suo modo di essere uno spirito libero.