L’assenza di neve e il meteo impazzito di questo mese di dicembre ha costretto le stazioni sciistiche a cambiare tutti i loro piani per la stagione.
La situazione meteorologica di questo periodo dell’anno è molto particolare. Abbiamo vissuto delle festività all’insegna del caldo, con temperature di quasi 10 gradi al di sopra della media stagionale.
E questo ho portato, ovviamente, ad una serie di problematiche di vario tipo in diversi settori. Ma, tra i tanti, a risentirne particolarmente sono state le stazioni sciistiche che hanno dovuto prendere una decisione piuttosto drastica.
L’assenza di neve e la decisione di chiudere le piste
Il fatto che faccia così caldo ha bloccato le normali nevicate di questo periodo dell’anno. Questo ha portato a svariate stazioni sciistiche a prendere una decisione difficile e sofferta come quella di chiudere le piste. In alcuni casi, in prima battuta si è pensato di sparare della neve artificiale sulle piste per permettere comunque agli sciatori turisti divertirsi. Il risultato è che dopo circa 2 ore, il manto erboso secco sottostante iniziava a farsi vedere: la neve si scioglieva subito.
Ed effettivamente quest’anno il paesaggio in tantissime zone d’Italia, ma anche d’Europa, dove normalmente la neve e il colore bianco la fanno da padrone e invece molto cambiato e il colore predominante è l’ocra dell’erba secca che sbuca fuori da sotto i cumuli di neve.
Cosa si intende con meteo impazzito?
Per capire cosa intendiamo con situazione meteo fuori dal normale basti dire che la temperatura dell’ultimo giorno del 2022, ad esempio, è stata di 8 gradi superiore alla media stagionale. La neve quindi non ha avuto nemmeno la possibilità di formarsi e le piogge torrenziali hanno invece avuto la meglio, distruggendo e lavando via i rimasugli ghiacciati delle nevicate precedenti. E così, anche gennaio, è iniziato all’insegna del non sapere cosa fare da parte delle stazioni sciistiche.
Gli sciatori si convertono al trekking
Il turismo intanto si sta un pochino adattando alla situazione meteorologica: tutti coloro che erano arrivati in queste stazioni sciistiche con l’idea di calcare le piste da tutto il giorno, si ritrovano invece ad avere modificate le loro intenzioni dedicandosi a passeggiate, trekking e anche birdwatching.
Ma la neve tornerà?
Le nevicate che sono arrivate in questi giorni hanno ridato un pochettino di speranza, soprattutto nelle zone più alte diciamo delle Alpi dove si arriva a circa 2000 metri. Qui la situazione meteorologica è un pochettino più rigida, ovviamente, c’è un po’ più di neve, ma nulla di eclatante o nulla delle cose che siamo saliti a ricordare. La speranza è che il nuovo flusso di aria fredda di questi giorni permetta alla neve di tornare ad imbiancare anche le vette più a bassa quota, aiutando il settore delle stazioni sciistiche a ripartire al meglio.