Lo avevano annunciato da tempo ma ora non è più solo un’idea ma è realtà. A partire da gennaio ci saranno nuovi ingredienti tra gli scaffali del supermercato.
Sicuramente qualcosa di inaspettato e molto particolare che non piacerà a tutti e su cui ci sono già parecchie polemiche. Un piatto che tradizionalmente non rientra nella nostra cucina ma è motivo piuttosto di grande disagio, paura, fobia.
I grilli a tavola, nonostante non siano apprezzati dagli italiani, diventeranno oggettivamente un prodotto per la vendita. In particolare sarà la farina di grilli ad essere introdotta che si potrà utilizzare per moltissime preparazioni, dalla pizza ai biscotti.
La novità a tavola è un incubo per gli italiani
Era stato richiesto ufficialmente nel 2020 all’Autorità europea per la sicurezza alimentare, c’era bisogno di effettuare una valutazione in merito e così alla fine l’Efsa si è espressa, dopo un parere scientifico, stabilendo che il grillo domestico parzialmente sgrassato può essere commercializzato.
Quindi diventa a tutti gli effetti un nuovo alimento all’interno del contesto europeo, per 5 anni però ci sarà una sola azienda che potrà vendere il prodotto, si tratta della Cricket One Co. Ltf che è autorizzata a vendere il grillo domestico. Tutto è spiegato nel regolamento adottato a livello europeo.
Gli italiani non fanno i salti di gioia, gli insetti nell’immaginario comune sono qualcosa di disgustoso e oggetto di grandi fobie, non proprio un alimento da gustare. Questo rientra a pieno titolo nei novel food, ovvero nei nuovi alimenti. Gli insetti sono già prodotti alimentari in altri paesi e per questo progressivamente c’è questa espansione anche in Europa, soprattutto con il problema delle carni perché gli insetti avrebbero un buon grado nutrizionale. La farina si potrà utilizzare per pane, cracker, grissini, barrette, biscotti, siero di latte, sostituti della carne, snack, cioccolato, patatine, salse e addirittura pizza e birra. Sapete invece dove ci sono i migliori formaggi in Italia?
Problemi e discussioni
In Europa era già stata autorizzata la vendita della larva gialla della farina e della locusta migratoria. “Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – ha spiegato dettagliatamente la Coldiretti – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari“.