La befana è vista come una vecchina alquanto bruttina, quindi nulla farebbe pensare al fatto che invece ha un marito di cui non si sa molto.
Un’anziana donna che porta i dolcetti ai bambini, eppure quando diciamo befana intendiamo automaticamente che si tratti di una donna brutta. Befana nasce da Epifania ovvero epiphaneia in greco con cui si fa riferimento all’apparizione della stella cometa che guidò i Re Magi al cospetto di Gesù.
Infatti, nel linguaggio popolare Pifania è diventata Bifania e poi Befana. In realtà il suo era un compito nobile, dopotutto chi altri porterebbe ai bambini dei dolci se non una simpatica vecchietta. In realtà da sempre però la befana ha avuto anche un marito.
Il marito della Befana
Sin dai tempi passati infatti si conosce quest’altra figura, sono stati proprio i romani a creare questa figura, che però non aveva proprio delle belle sembianze. Non solo a Roma però questo era un uomo crudele ma anche nell’Alto Polesine. Qui la Befana era la Vecia e Barabau ovvero il Befano era suo marito. Un uomo che doveva sostanzialmente spaventare i bambini.
La tradizione della Befana è strettamente italiana, nella notte del 5 gennaio questa vecchietta come un po’ Babbo Natale arriva segretamente per portare doni ai bambini, un figura che rappresenta una delle leggende e delle storie di folklore più amate. Le calze vengono riempite di dolci e talvolta anche di giocattoli con delle differenze poi che cambiano da regione a regione. Un tempo infatti Babbo Natale non veniva celebrato e in realtà, almeno cinquant’anni fa, i bambini ricevevano i regali dalla Befana, giorno di arrivo dei Re Magi.
La filastrocca recita: «La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, con il naso alla romana, viva viva la Befana!» ma non fa riferimento ad alcun marito ma piuttosto all’estetica della Befana che non è delle migliori secondo la tradizione. Uno dei suoi rituali, trattandosi di una brava governante, è pulire quindi spazzare il pavimento prima di lasciare l’appartamento. Tuttavia questo ha un valore simbolico come scacciare il vecchio, l’anno ormai passato poiché la scopa ha una valenza molto simbolica.
Tuttavia nel periodo di Sant’Antonio Abate secondo la filastrocca c’era un marito fedele ad attendere la befana che l’aiutava nel gravoso compito di distribuire doni ai bambini. Addirittura qualcuno pensava che fosse proprio Sant’Antonio Abate il marito della befana. Secondo molti quindi il Befanotto aveva il compito di aiutare, secondo altri di terrificare i bambini ma sempre aiutando nel compito la sua amata moglie.