Da sapere: alla Befana dovete mettere questi piatti in tavola, perché sono speciali. Tutte le informazioni utili.
Siamo arrivati all’ultima festa del periodo natalizio, la Befana o Epifania, che tutte le feste si porta via. I bambini ricevono doni o carbone dalla Befana e nelle città italiane si svolgono cortei dei Magi.
Una festa antichissima, di origini pagane, poi assorbita dall’Epifania cristiana. Per i bambini sono gli ultimi giorni di vacanza prima del rientro a scuola, anche per molti adulti sono gli utlimi giorni di ferie, ed è giusto celebrare in allegria per non farsi prendere dalla malinconia.
Ma cosa si mangia alla Befana, quali sono i piatti tipici? Come accade spesso in Italia, le specialità sono regionali, a seconda dei luoghi in cui è più o meno sentita la festa.
Alla Befana dovete mettere questi piatti in tavola: perché sono speciali
Per la Befana non c’è un vero e proprio menù tradizionale come per la cena della Vigilia o il pranzo di Natale. Spesso è il giorno in cui si finiscono gli avanzi dei giorni precedenti, soprattutto i dolci ancora rimasti, tra panettoni, pandori e torroni. Esistono comunque in varie zone d’Italia ricette e piatti specifici per l’Epifania. Scopriamo quali sono.
Come per le altre festività natalizie, anche alla Befana si mangiano soprattutto piatti di carne e brodo. A cominciare dal cappone magro, che in molte regioni si mangia anche a Natale. A Milano il “capun“, come viene chiamato in dialetto, si mangia per ben quattro volte durante le feste: a Sant’Ambrogio, il 7 dicembre, il giorno di Natale, a Capodanno e infine all’Epifania.
A Napoli, invece, domina la tradizione del polpo, dunque il pesce, che viene preparato in brodo e si chiama “o broro ‘e purpo“. Un piatto che risale all’antichità. Nonostante sia in brodo, è nato come piatto di strada una volta si mangiava per strada nella notte della Befana.
I dolci
Sono soprattutto i dolci i piatti forti della tavola della Befana, un modo per consolarsi delle fine delle feste. Tra questi, vi abbiamo già segnalato la tradizione della Fugassa d’la Befana, una focaccia dolce dall’impasto morbido e dalla forma di fiore con i petali che viene preparata in Piemonte, in particolare in provincia di Cuneo. Viene farcita con i canditi e al suo interno viene nascosta una fava, chi la troverà sarà fortunato durante l’anno. Una tradizione che riprende quella francese della Galette des Rois. Secondo un’altra usanza, all’interno della focaccia vengono nascoste due fave, una bianca e una nera. Chi trova la bianca deve pagare le spese della focaccia, mentre chi trova la nera deve pagare da bere.
In Toscana, invece, soprattutto a Pisa e Livorno ma anche a Lucca e Viareggio, vengono preparati i Befanini, tipici biscotti base di pasta frolla, agrumi e rum, ricoperti di granella colorata. Mentre a Siena si servono in tavola i tipici Cavallucci, biscotti morbidi a base di farina, lievito, acqua, zucchero, miele, canditi, noci e anice.