Come ogni notte della Befana vige la tradizione della calza: ecco spiegato una volta per tutte il perché di questa usanza.
Nell’immaginario comune la Befana è una vecchietta benevola e particolarmente generosa dal momento che distribuisce doni golosi, come ad esempio soldini di cioccolato, caramelle e carbone, ai bambini. Di solito, la calza viene appesa al camino durante la notte dell’Epifania.
Il termine Epifania deriva dal greco e sta a significare la manifestazione divina. Pur trattandosi di una ricorrenza religiosa, comunemente viene legata alla figura della Befana, vecchietta che su una scopa volante distribuisce dolciumi e leccornie di ogni sorta ai bambini buoni. Proprio in riferimento alla scopa, in passato rappresentava un portafortuna, un simbolo di purificazione delle anime che si trovano nelle case. Inoltre, la tradizione che vede la Befana scendere dal camino indica simbolicamente un mezzo di comunicazione tra il cielo e la terra. Alla luce di ciò, però, molti si domandano perché esiste questa usanza e cosa si cela dietro ad un rito che ormai dura da tantissimo tempo.
Calza della Befana: ecco tutto quello che c’è da sapere
In occasione dell’Epifania sorge spontaneo domandarsi il perché di certe usanze tra cui quella di fare la calza. A tal proposito va detto che secondo una leggenda i re Magi intenti a percorrere il cammino che li avrebbe portati da Gesù bambino, per evitare di perdersi, chiesero indicazioni ad una vecchietta.
Questa, nonostante le insistenze da parte dei Magi, decise di non unirsi ad essi per andare a fare visita al Messia, appena nato. Dopo essersene pentita decise di preparare un ricco cestino di dolci e di mettersi in cammino per trovare i re Magi. Non trovandoli, penso di distribuire dolciumi ai bambini presenti nelle case che incontrava sul suo cammino: la speranza era che prima o poi avrebbe incontrato Gesù bambino. Da da qui dunque la tradizione giunta fino ai giorni nostri.
Come accennato all’inizio dell’articolo, peraltro, la tradizione italiana prevede un rito molto antico relativo al carbone. Quest’ultimo inizialmente era aggiunto nelle calze in quanto stava a simboleggiare il rinnovamento stagionale. In seguito, con l’influenza della cultura cristiana, il carbone si trasformò in un simbolo di punizione per i bambini che non erano stati particolarmente buoni durante tutto l’anno.
Come si festeggia l’Epifania nelle altre parti del mondo
L’epifania non viene festeggiata ugualmente in tutti i paesi a tal proposito infatti va detto che in Spagna c’è la tradizione che vede i bambini lasciare delle scarpe colme di paglia sui balconi o sull’uscio di casa: la mattina seguente questa si è tramutata in ricchi dolciumi. In Francia invece si è soliti mangiare un dolce tipico: la gallette de rois. Questa consiste in una torta dalla forma rotonda ripiena di marzapane e al suo interno si trova una Fava che chiunque riesce a trovare diventerà regina o re della festa.