Da sapere: Bacio sotto il vischio, ecco dove è nata la tradizione, ma la storia è tragica. Tutte le informazioni e curiosità.
Siamo vicini al conto alla rovescia della mezzanotte del 31 dicembre e i preparativi fervono per le feste di Capodanno. Tra le tradizioni irrinunciabili, una è il bacio sotto il vischio.
Allo scoccare della mezzanotte di Capodanno porta fortuna baciarsi sotto il vischio. Una tradizione seguita in molti Paesi e che è comune anche a Natale. Una tradizione antica, che affonda le sue radici nella mitologia nordica.
Scopriamo come è nata l’usanza di baciarsi sotto il vischio, perché porta fortuna e la storia tragica che nasconde. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Bacio sotto il vischio: ecco dove è nata la tradizione, ma la storia è tragica
Il vischio è una pianta cespugliosa dalle inconfondibili bacche bianche o giallastre, traslucide e opache. Viene usato nel periodo natalizio come pianta decorativa per abbellire la casa e come portafortuna.
Il vero portafortuna però è il bacio sotto il vischio, preferibilmente la notte di Capodanno. Darsi un bacio sotto un rametto di vischio sarebbe di buon auspicio per l’anno nuovo, soprattutto riguardo all’amore.
Il bacio portafortuna sotto il vischio viene dalla mitologia norrena, in cui il vischio è simbolo di morte. Un portafortuna singolare, dunque, ma tutto questo ha una spiegazione.
Il mito del vischio
La mitologia norrena racconta che Frigg, dea del matrimonio e della maternità, ebbe una premonizione sulla morte del figlio Baldur. Per scongiurare questo destino, la dea si appellò a tutte le creature viventi e non, animali, piante e perfino pietre per chiedere loro di proteggere il figlio dalla morte. Si dimenticò però del vischio o, secondo altre versioni, lo ignorò perché troppo giovane.
Il dio dell’inganno Loki approfittò di questo errore per creare frecce avvelenate con il vischio. Poi le consegnò con un raggiro a Hǫðr, invitandolo a lanciare le frecce per gioco contro il fratello Baldur. Hǫðr era cieco ma soprattutto era sicuro che non avrebbe fatto del male a Baldur, dato il giuramento di tutte le creature a sua madre.
Le frecce avvelenate uccisero Baldur e le lacrime di sua madre Frigg crearono le bacche bianche. Da quel momento il vischio fu appeso alle porte delle case in memoria di quanto accaduto. Secondo altre versioni, Frigg avrebbe proclamato il vischio simbolo di amore universale, invitando a baciarsi sotto di esso. In contrasto alla morte.
In seguito, i Celti adottarono il vischio come portafortuna, una pianta che per i loro sacerdoti era simbolo di fertilità.
Comunque, la tradizione di appendere il vischio in casa a Natale e di baciarsi sotto di esso verrebbe dall’Inghilterra dell’Ottocento ed è citata per la prima volta dallo scrittore Charles Dickens. Come riporta Focus.