Dovete sapere che visitare queste città potrebbe diventare un salasso, allarme tra gli operatori. Tutte le informazioni utili.
Non c’è ancora nulla di definitivo ma se il progetto dovesse essere diventare definitivo potrebbe essere un duro colpo per i turisti e per i gestori di strutture ricettive. La stessa ripresa del turismo dopo la pandemia, il caro bollette e l’inflazione potrebbe essere compromessa.
Il progetto di cui vi stiamo parlando è quello di portare la tassa di soggiorno a 10 euro al giorno nelle grandi città. Un verso salasso per i turisti che visitano le città d’arte e che ha messo già gli albergatori sul piede di guerra.
Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla nuova tassa di soggiorno e cosa spettarsi.
Visitare queste città potrebbe diventare un salasso, allarme tra gli operatori
Andare in vacanza in una grande città italiana rischia di trasformarsi in un lusso non alla portata di tutti. Per visitare le meraviglie di Roma, Firenze, Napoli, Milano e altre potremmo dover pagare la bellezza – forse sarebbe più indicato parlare di “bruttezza” – di 10 euro al giorno di tassa di soggiorno. Somma da aggiungere al costo di hotel bar, ristoranti, musei, monumenti e altre attività.
Non bisogna essere dei geni di economia per capire che un aumento del genere impedirebbe a tante persone di visitare le città d’arte, in un’epoca di bassi stipendi e aumenti di tariffe, tra costi alle stelle delle bollette e inflazione.
Una proposta che scontenta tutti, turisti e albergatori, già costretti a chiedere il pagamento della tassa ai loro ospiti.
Tassa di soggiorno alle stelle
La proposta di aumento a 10 euro della tassa di soggiorno nelle grandi città è contenuta in un emendamento alla legge di bilancio proposto dai deputati del Pd Federico Gianassi e Andrea Gnassi.
L’emendamento prevede che i comuni che annualmente ospitano un numero di visitatori 20 volte superiore a quello dei residenti possano alzare la tassa di soggiorno, fino a 10 euro al giorno. Come riporta TTG Italia.
Sicuramente uno strumento che aiuta le grandi città a fare cassa e finanziare anche la manutenzione, ordinaria e straordinaria, della città e delle infrastrutture, tra cui i musei e i monumenti cittadini. Voci di spesa molto elevate. Il rischio, però, è di scoraggiare il turismo.
Di fronte a questa proposta i più arrabbiati sono gli albergatori di Firenze, che definiscono l’emendamento “irricevibile”.
“Una famiglia di 4 persone per una notte in hotel si trova a pagare 40 euro in più del prezzo della camera. E per cosa?”, lamentano gli albergatori.