L’anno 2022 si è caratterizzato per essere davvero colmo di scoperte. Alcune sono davvero molto sorprendenti: ecco dove si trovano.
Giunti in questo periodo dell’anno, può essere interessante sapere quali sono le scoperte che hanno caratterizzato maggiormente questi mesi. In alcuni casi si tratta di scoperte davvero molto importanti che lasceranno il segno anche sulle generazioni future.
Il 2022 sta per volgere al termine e non tutti sanno che è stato un anno all’insegna delle scoperte più sorprendenti che riguardano diversi luoghi del mondo. Di seguito vi parleremo di quelle che sono le più importanti.
Scoperte del 2022: ecco quali sono i luoghi interessati
Tra le varie scoperte a cui si è assistiti durante il 2022, non può non essere citata quella avvenuta in Florida. In particolare, qui si è riusciti a scoprire il comportamento di una specie autoctona nei confronti dei pitoni birmani che si caratterizzano per essere particolarmente distruttivi. Ebbene, una lince rossa si è opposta al rettile e questo per gli ecologi potrebbe rappresentare un segnale positivo che potrebbe condurre, con il tempo, al ripristino dell’equilibrio in un’area, come quella delle Everglades, che oramai da diverso tempo è afflitta dalla presenza dei pitoni.
Sempre quest’anno, grazie al rover inviato dalla NASA sul pianeta Marte, in particolare nel cratere Jazero, è stato possibile scoprire la presenza su diverse rocce di una sottile patina di colore violaceo. Questa potrebbe rimandare allo strato roccioso che sul nostro pianeta è creato proprio da microrganismi.
Nel mese di gennaio del 2022, in Australia sono stati scoperti dei fossili risalenti ad un periodo che risulta essere compreso tra gli 11 e i 16 milioni di anni fa, risalenti dunque all’epoca del Miocene. A tal proposito, il paleontologo dell’Australian Museum Research Institute di Sydney, Matthew McCurry, ha spiegato che si sono conservati perfettamente e per questo consentono lo studio di antichi ecosistemi, come mai è stato possibile prima.
L’eruzione più potente di sempre
Sempre a gennaio, il vulcano sottomarino sito nel Regno di Tonga, Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, ha eruttato provocando un’onda d’urto che ha dato vita a tsunami imponenti. In seguito all’eruzione divenuta la più potente del secolo, si sono verificate valanghe composte da cenere e detriti. La vulcanologa Janine Krippner ha fatto sapere che si tratta di un’esplosione davvero strana e per questo gli scienziati si sono affrettati a raccogliere tutti i dati relativa ad essa al fine di capirne il meccanismo che l’ha provocato.
Insomma, alla luce di quanto detto possiamo dire con sicurezza che quest’anno sarà ricordato senza dubbio come un anno ricco di scoperte.