Natale è alle porte, e con esso i giorni dedicati allo stare insieme al mangiare in famiglia. Il cenone è un classico delle feste natalizie, ma quest’anno sembra che sarà toccato dai rincari, soprattutto in alcune città italiane.
Siamo agli sgoccioli: il Natale è arrivato, e in questi giorni si pensa al menu per i giorni di festa, agli inviti, ed ai regali. Un momento di grande fermento, che però viene toccato da un tasto dolente quale quello delle spese.
Le feste di Natale sono il momento più magico dell’anno, un periodo per molti di riposo per qualche giorno, senza però dimenticare che sono milioni le persone che proprio in quei giorni lavoreranno il doppio.
Il periodo natalizio coincide, per chi ha la fortuna, con il momento in cui arriva la famosa tredicesima, la mensilità in più che aiuta molte persone a sostenere le spese previste per questi giorni.
Il Natale è il momento più atteso e magico dell’anno, ma è anche vero che è il simbolo di giorni impegnativi per i nostri portafogli. Tra regali, spesa per i raduni familiari in casa o al ristorante, le famiglie italiane sono messe a dura prova. A volte sembra una contraddizione, ma per molti il Natale rappresenta una preoccupazione, perché tutti vorremmo fare i regali alle persone care, ma spesso non riusciamo a sostenere tutte le spese che vorremmo fare. Questo mette certamente a disagio, se poi andiamo ad aggiungere le spese per il mangiare.
Il problema del caro vita è ormai da mesi ai primi posti tra i pensieri che attanagliano moltissimi italiani. A due anni dalla pandemia scoppiata nel 2020, parte del paese ancora si lecca le ferite di una crisi che è iniziata con le chiusure improvvise di molte attività, che hanno portato a problemi per imprenditori e lavoratori.
In un momento in cui siamo ancora dentro le ricadute della crisi causata dal Covid-19, ad inizio anno si è aggiunta la grave situazione legata allo scoppio del conflitto in Ucraina, ancora in atto. La guerra ha portato in questi mesi ad un caro vita esorbitante, con conseguenze sulle spese delle famiglie non da poco. E proprio in questo clima di rincari, è uscita in queste ore la previsione del Codacons per questo Natale.
Come riportato da Ansa, la mappa del Codacons segnala le città dove il Natale sarà particolarmente caro. Secondo gli ultimi dati definitivi dell’Istat sull’inflazione, è Cosenza la città italiana dove i rincari peseranno maggiormente sui pranzi e le cene delle feste (con un 17,4% in più rispetto allo scorso anno) seguita da Olbia (+16,6%), Catania (+16,4%), Grosseto (+16,2%), Viterbo, Macerata e Pistoia (+16,1%), Imperia (+16%).
La Toscana vede i maggiori rincari sul fronte delle bevande alcoliche, con Grosseto e Livorno in testa (+10,2%), seguite da Modena (+9,9%) e Avellino (+9,8%). Sull’abbigliamento il caro prezzi penalizza Imperia (+8,3%) seguita da Belluno (+7%), Piacenza (+6,8%) e Macerata (+6,4%).Più 10,2% a Roma, Arezzo e Livorno, per le spese di prodotti per la casa ed elettrodomestici. Chi invece andrà al ristorante, sarà penalizzato a Viterbo, dove i listini dei menu aumentano in media del 12,4% rispetto allo scorso anno; seguono Cosenza (+11%), Trento (+10,5%), Olbia (+10,3%) e Palermo (+10,1%).
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