L’acquisto delle case a 1 euro è stata un’iniziativa promossa in Italia per riqualificare delle aree del territorio. Un importo simbolico che rappresenta sostanzialmente un impegno alla ristrutturazione e quindi al miglioramento generale di quel determinato edificio.
L’iniziativa è arrivata in Italia nel 2008 ed ha veramente spopolato e si è diffusa in tutta Europa. Tuttavia ci sono alcuni aspetti tecnici da chiarire per identificare al meglio il funzionamento. Molte abitazioni si trovano in borghi italiani dal grande valore storico e sono state messe in vendita da parte dello Stato per andare a incentivare anche lo spostamento delle persone verso quelle mete, prima che i paesini venissero abbandonati totalmente.
L’impegno di ristrutturare un immobile riguarda non solo la lavorazione in sé ma anche la possibilità di beneficiare di alcuni bonus che permettono, per cifre convenienti di ottenere una casa bellissima.
Case a 1 euro: qual è la spesa effettiva
L’iniziativa delle case a 1 euro è rivolta a tutti quindi giovani e anziani, ovviamente permette di acquistare un immobile ad un prezzo competitivo e soprattutto simbolico. Gli immobili sono tutti datati e in zone che sono a rischio spopolamento.
È indispensabile seguire le clausole per poter procedere quindi tempistiche di ristrutturazione, modalità di intervento, strutture storiche. L’impegno che si prende non è solo quello di ottenere una casa per 1 euro ma ovviamente a spendere un importo variabile in base alla ristrutturazione che si deve portare a termine e quelle che sono le spese connesse.
Quando si visiona un immobile da 1 euro quindi bisogna considerare non solo la spesa effettiva ma anche tutto ciò che non è conteggiato in quel momento e che comunque ci si impegna a fare, tutti gli imprevisti che possono nascere e le tempistiche in cui ogni lavoro deve essere fatto.
Costi per ristrutturare le case a 1 euro
Un bonus importante a cui attingere è quello ristrutturazione che può determinare una detrazione del 50% della spesa fino a 96 mila euro, c’è inoltre il Superbonus 110% per trasformare completamente l’immobile, esiste anche il bonus mobili ed elettrodomestici per rinnovare l’abitazione e ottenere un risparmio del 50%. Oltre a questi quindi bisogna considerare i fondi da investire per la ristrutturazione e questo può dirlo solo una ditta edile con un preventivo dettagliato che tenga conto del rinnovamento estetico e strutturale e quindi di tutti gli elementi importanti. In alternativa è anche possibile richiedere una visura completa per formulare, al netto di tutti i bonus, quella che sarà la spesa per la ristrutturazione.