Le vacanze di Natale sono vicine, e già si parla di viaggi più o meno lunghi per molti italiani. Dopo due anni di chiusure e restrizioni causate dal Covid-19, quest’anno c’è voglia di muoversi, anche se la crisi economica si fa sentire.
Viaggiare negli ultimi due anni è stato abbastanza difficile, e dopo lo stop durante il 2020 a causa della pandemia, purtroppo il settore del turismo ha risentito della crisi come non mai, con moltissime attività cadute in fallimento.
La crisi economica mondiale, da due anni a questa parte, sicuramente si fa sentire, e ad aggiungersi c’è anche il caro vita e caro bollette dovuto allo scoppio del conflitto in Ucraina nel mese di febbraio, che continua ad affliggere l’Europa.
Vacanze 2022, il Natale sarà più caro
Manca meno di un mese a Natale, e già si pensa ai festeggiamenti e a concedersi qualche giorno di vacanza. Ma stando ai dati dell’indagine presentata in occasione del vertice annuale degli albergatori, organizzato dall’agenzia Albergatore Pro, quello di quest’anno è un Natale caratterizzato dalla mancanza di personale.
Secondo le statistiche, infatti, sebbene ci sia voglia di partire e prenotare, l’83% degli alberghi italiani ha difficoltà a reperire personale, soprattutto se qualificato. Le cause sarebbero da individuare nella tendenza dei giovani a cercare lavori effettuabili da remoto, asincroni e possibilmente indipendenti. “Ancora troppe attività del settore offrono condizioni non idonee, impattando sull’appeal di un settore che, tra le altre cose, prevede che si lavori anche durante i weekend e i giorni festivi“, ha spiegato l’amministratore delegato di Albergatore Pro Gian Marco Montanari.
Mancanza di incentivi, stipendi e contratti adeguati, sarebbero i motivi principali per cui molti giovani rinunciano a lavorare in questo settore specifico.
Questa indagine ha monitorato attraverso software gestionali installati nelle strutture, le tariffe di circa 400 hotel situati in zone montane aggregandone i dati in forma anonima, e come spiegato da Montanari “A nostro avviso fino a pochi anni fa, l’utente italiano si chiedeva cosa riuscisse a fare dopo aver risparmiato, mentre oggi si chiede cosa può mettere da parte una volta sostenute tutte le spese, comprese quelle per i viaggi. A tal proposito, si è passati da un risparmio medio del 10-13% sul reddito nei primi 20 anni del millennio, al 1,5% del 2022″.
Il dato però che risalta, è che quest’anno sono previsti incrementi dei prezzi delle camere di albergo, sia per quanto riguarda la stagione estiva, con un +12% sul 2021, sia per la stagione invernale alle porte, con +17% sul 2021 e ben +38% sul 2019. Per le vacanze natalizie 2022 è previsto un aumento del 13% sul 2021 e del 26% sul 2019, con un costo medio giornaliero di una camera, in un hotel 4 stelle in montagna, con trattamento mezza pensione, che in media passa dai 386,3 euro dell’inverno 2021 ai 439,5 del 2022.