Quanti di voi prendono l’aereo? secondo le statistiche, ogni anno nel mondo decollano circa 15 milioni di aerei che trasportano un totale di circa 1,2 miliardi di passeggeri.
In pratica, circa ogni 2 secondi un aereo di linea decolla, e questo suona davvero incredibile se pensiamo al traffico che abbiamo sopra le nostre teste!
Viaggiare in aereo rappresenta certamente una grande comodità per la velocità del viaggio, e la possibilità di arrivare in luoghi lontanissimi del mondo che altrimenti sarebbe impossibile raggiungere. Eppure quando voliamo, ci siamo mai chiesti del perché gli aerei seguano una determinata rotta invece che quella più “logica”?
Perché gli aerei seguono rotte curve?
Sicuramente ce lo saremo chiesti tutti molte volte, soprattutto quando pensiamo ai voli di cosiddetta lunga percorrenza. Ebbene, a rispondere è un approfondimento recente pubblicato dal team di Passione Astronomia, che ha spiegato il perché in questo caso non si segua la rotta, come dire, più logica o facile.
Quando prendiamo un aereo, soprattutto su tratte intercontinentali, come ad esempio tra l’Europa e l’America, il pensiero più logico è immaginare che il viaggio segua la linea retta che unisce idealmente i due continenti. Eppure non è così, ed il motivo ha una spiegazione matematica e fisica. Se dovessimo unire i due punti su una mappa geografica, come siamo abituati a pensare, ovviamente lo faremmo tracciando una semplice linea retta.
Ma la terra non è piatta, e quindi le rotte seguono semplicemente la curva terrestre. Basta pensare al mappamondo, questo meraviglioso oggetto che per anni è stato nostro compagno fedele di scuola e presente in molte case, per capire il movimento. Il mappamondo è una riproduzione della Terra secondo la sua vera forma, mentre chiaramente le mappe geografiche su carta in qualche modo ci ingannano dandoci una visione del globo su un unico piano.
Tornando al nostro aereo, dobbiamo quindi ricordarci, come spiega Passione Astronomia, che la circonferenza della Terra è molto più lontana intorno all’equatore, e la curva con la gobba in direzione del polo, prende il nome di ortodromia, ovvero una traiettoria ideale che collega le due destinazioni nel minor tempo possibile ed abbreviare quindi i tempi di volo. Dobbiamo tenere conto anche che ogni rotta può cambiare, e anzitutto il compierla curva farà risparmiare molto tempo e carburante, senza perdere di vista un importante variabile come quella del traffico aereo.
Ma non solo. Non bisogna mai dimenticare che le rotte possono essere modificate a causa ad esempio del meteo, a causa delle turbolenze o forti venti, o in generale del maltempo.