La stagione fredda è iniziata, e per quanto riguarda gli spostamenti ed i viaggi, bisogna tenere chiaramente in conto le temperature e tutto ciò che influisce in tema di turismo.
In questo periodo dell’anno, sono moltissime le persone che amano visitare o soggiornare per più giorni in località montane. La montagna è una passione che sta andando oltre la stagionalità, basti pensare che l’estate 2022 ha visto un aumento considerevole delle presenze nelle località montane, con ben 71 milioni di presenze.
In Italia sono 8 milioni le persone che vivono in montagna, e i comuni che fanno parte delle comunità montane sono circa 3.850, la metà dei centri italiani.
Lo spiega Altroconsumo, il canale che si dedica ai consumatori. Dal 15 novembre, sulle strade dove è obbligatorio l’uso di dispositivi invernali, si possono montare in alternativa anche le calze da neve. La notizia arriva direttamente dal Ministero dei trasporti che, dopo dieci anni, ne omologa l’utilizzo, equiparandole di fatto alle catene metalliche.
La calza da neve è comoda da montare, ma bisogna ricordare che non sono sostituti del pneumatico invernale in termini di sicurezza e prestazioni, ma solo un dispositivo utile da utilizzare in caso di nevicata improvvisa, che ci permette di compiere qualche chilometro per raggiungere casa o un posto dove stare sicuri e fermi; infatti la massima velocità di guida permessa mentre si usa un dispositivo supplementari di aderenza come le calze, è di 50 km/h. Questo perché l’unico modo per viaggiare a lungo in sicurezza, in caso di neve o ghiaccio, è avere gomme invernali o montare le catene da neve.
Quindi anche se il decreto ministeriale sarà aggiornato solo a gennaio 2023, a partire dal 15 novembre 2022, scattati gli obblighi di dotazioni invernali su molte strade italiane, si possono usare le calze da neve al posto delle catene senza rischiare multe. Altroconsumo però ricorda che sono importanti i requisiti, fattore al quale bisogna prestare attenzione e sul quale vigono precise norme, tra cui l’obbligo di scegliere un modello che prevede già la conformità alla UNI EN 16662-1:2020. Secondo quest’ultima, la calza deve essere installabile in maniera che non si sfili durante l’uso, capacità di spunto in salita, frenata, tenuta di strada in curva.
In caso di veicolo fermo, l’ingombro addizionale di questi dispositivi sul pneumatico non deve essere maggiore di:
20 mm sul lato interno;
20 mm sul battistrada del pneumatico;
25 mm sul lato esterno (limitato alla zona del pneumatico).
(Fonte Altroconsumo)
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