Doha, i segreti della città dei Mondiali di Calcio

E’ ufficialmente iniziato il Campionato Mondiale di Calcio 2022, che quest’anno si disputa eccezionalmente in inverno, dal 20 novembre al 18 dicembre, con sede in Qatar. I Mondiali 2022 si svolgono per la prima volta nella storia di tutte le 22 edizioni, in un paese del Medio Oriente, e la seconda in Asia. 

Il Mondiale Qatar 2022 si svolge in 8 stadi e 5 città del Paese. E grazie a questo evento, sarà la capitale Doha ad avere i riflettori puntati, attirando l’attenzione di milioni di persone e turisti.

Doha Qatar
Doha, Qatar (Canva)

Doha è la capitale ultramoderna del Qatar, con circa 646.000 abitanti provenienti da tutto il mondo, come spiega la guida di Visit Qatar. Doha è stata fondata nel 1820 ed è il centro economico del paese, con grande sviluppo del settore del turismo grazie alla crescente fama e importanza delle sue grandi attrazioni e di diversi musei.

Doha, la Riviera Araba

Il viaggiatore che si reca a Doha trova un mix di shopping con centri commerciali di prima classe, tradizionali souq, una raffinata cucina ed attività ricreative per tutta la famiglia, che non smettono di stupire.

Doha, The Pearl
The Pearl, Doha (Canva)

Il Museo nazionale del Qatar e il Museo di arte islamica valgono una visita anche per la bellezza degli edifici che li ospitano, come il Katara Cultural Village, centro culturale e artistico della città. L’isola artificiale di Pearl – conosciuta anche come la Riviera Araba – è uno dei siti più visitati dai turisti che si recano a Doha, ed è caratterizzata da porticcioli in stile mediterraneo affollati di yacht, grattacieli, ville e hotel, oltre che da boutique di lusso e showroom di famosi designer.

In questi giorni, ed anche nei mesi precedenti l’inizio del Mondiale, si è sviluppata una polemica molto ampia e profonda riguardante alcuni aspetti della cultura del paese ospitante il Campionato del Mondo. Il Qatar è considerato uno dei Paesi più tecnologici e sicuri del Medio Oriente e, secondo l’ONU, Doha è al secondo posto al mondo in termini di sicurezza, ed essendo un Paese islamico, i suoi abitanti vestono in modo tradizionale. “Anche se non c’è un vero e proprio dress code, è meglio vestirsi in modo modesto per non turbare la sensibilità locale. Questo significa niente pantaloncini per gli uomini e niente minigonne o canottiere per le donne“, spiega il sito ufficiale di Visit Qatar.

Per quanto riguarda gli spostamenti, Visit Qatar ricorda che è possibile spostarsi con Uber, in quanto è comodo e sicuro. Di solito fuori dai centri commerciali e dalle zone turistiche si trovano anche i taxi locali, c’è una rete metropolitana, e la possibilità di trovare dei noleggi auto.

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