Roma Caput Mundi, ma soprattutto Roma degli angoli nascosti, e dei segreti che si nascondono proprio sotto i nostri occhi. La capitale d’Italia grazie al suo immenso passato storico, non smette di stupire e di regalare luoghi e storie che molti ancora non conoscono. Seguite la nostra rubrica, e vedremo insieme di cosa si tratta.
La grandiosità di Roma e della sua storia sono riconosciute da tutti ma come spesso accade, delle città d’arte si conoscono i principali siti turistici, andando però a perdere molti luoghi meno visitati ma non meno importanti. Tra questi possiamo davvero incontrare delle vere e proprie meraviglie, come quella che vi presentiamo oggi.
Quando parliamo di Roma, tra i monumenti più conosciuti c’è senza dubbio la Fontana di Trevi. La capitale d’Italia è famosa infatti per le sue bellissime fontane, tra le quali spicca questo gioiello incastonato tra le vie del centro ed il cui nome deriva da un toponimo in uso nella zona già dalla metà del XII secolo (regio Trivii) – o secondo un’altra leggenda dal triplice sbocco dell’acqua dell’originaria fontana.
Vicus Caprarius, “La città dell’acqua” nascosta sotto piazza Navona
La realizzazione dell’attuale Fontana di Trevi, mostra terminale dell’acquedotto Vergine – unico degli acquedotti antichi ininterrottamente in uso fino ai nostri giorni – si deve a papa Clemente XII, che nel 1732 indisse un concorso al quale parteciparono i maggiori artisti dell’epoca, tra i quali venne scelto quello dell’architetto Nicola Salvi.
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La Fontana di Trevi è legata a una tradizione che coinvolge tutti i turisti che arrivano nella capitale: chiunque lanci una moneta nella fontana, rigorosamente mettendosi di spalle rispetto alla sua facciata, si garantisce un ritorno in città. E se questa tradizione ha fatto il giro del mondo, non tutti sanno che a pochissimi metri dalla bellissima fontana c’è un luogo misterioso che è possibile visitare ad un costo davvero piccolo. E’ conosciuta come “la città dell’acqua”, ma il suo nome originale è Vicus Caprarius, il termine con cui è conosciuta l’area archeologica che lo interessa.
Come spiega il sito ufficiale, “L’acqua che sgorga da Fontana di Trevi, monumentale mostra barocca dell’Acquedotto Vergine (di cui gli scavi hanno riportato in luce un imponente serbatoio di distribuzione, il castellum aquae) è l’acqua che, filtrando attraverso le antiche murature dell’area archeologica, continua ad alimentare le tubazioni in piombo e le vasche di una lussuosa residenza. Le strutture murarie rinvenute, infatti, caratterizzate dalla cortina in opus latericium e conservate per un elevato di circa otto metri, si riferiscono ad un’insula, un caseggiato articolato in più unità indipendenti trasformato, alla metà del IV secolo, in una domus signorile”.
Quest’area archeologica permette di visitare quindi le strutture imponenti dell’Acquedotto Vergine e degli ambienti residenziali rinvenuti durante gli scavi, tra i quali si possono ammirare “i preziosi rivestimenti in marmi policromi, le raffinate decorazioni (tra cui la celebre testa di Alessandro helios), i cosiddetti spatheia, anfore africane per il trasporto dell’olio, un meraviglioso “tesoretto” costituito da oltre 800 monete testimoniano le diverse fasi di utilizzo e di vita delle strutture portate alla luce”.
Vi consigliamo di seguire la pagina Instagram per vedere tante foto e video di Vicus Caprarius. E’ possibile visitare l’area archeologica preferibilmente prenotando in anticipo (soprattutto nel weekend) al numero di telefono & Whatsapp 3397786192. Il biglietto ha un prezzo di 4 euro per adulti, 2,50 ridotto (Roma Pass, studenti 18/25 anni U.E., insegnanti U.E.), ridottissimo 1 euro (ragazzi 14/18 anni), e gratuito per Under 14, studenti universitari di archeologia U.E, Rome City Pass. E’ possibile anche prenotare visite guidate al costo di 8 euro.